Il nostro amore per gli animali
si misura dai sacrifici
che siamo pronti a fare per loro.
(Konrad Lorenz)

Il cane
L’addomesticamento del cane (Canis familiaris) risale a circa 14 mila anni fa e per questo può essere considerato la prima specie animale ad essere diventata domestica. Con una varietà di oltre 400 razze è il frutto di una selezione artificiale operata dall’uomo a partire da specie selvatiche progenitrici (lupo, coyote, sciacallo e dingo) del genere Canis.
Questa domesticazione è nata per necessità dell’uomo come la guardiania della casa, la difesa del bestiame (cani pastori, bovari e molossoidi), la caccia (segugi), la compagnia e anche per aspetti ludici come le gare cinofile di corsa.
Non esistono razze di cani pericolose, bensì più impegnative, con un forte temperamento, geneticamente possenti, combattive e con altre qualità per cui sono state selezionate. La componente genetica tuttavia non giustifica completamente il comportamento di un cane; saranno la buona conduzione, il corretto mantenimento da parte del proprietario e, in parte, gli stimoli ambientali a determinare un comportamento del cane compatibile con l’inserimento nella società civile.

La decisione di prendere un cane…
Possedere un cane è un’esperienza bellissima, ma è opportuno che la scelta della tipologia di cane sia fatta in funzione delle disponibilità e necessità del futuro proprietario  piuttosto che sia dettata da ragioni di estetica; questo vale soprattutto se si decide di prendere un cane “di razza”, quindi selezionato originariamente per determinati fini (caccia, corsa,…) e con una certa taglia.
Si dovranno, inoltre, prendere in considerazione i seguenti aspetti, prima della decisione:

  • opinioni, abitudini e disponibilità dei membri della famiglia “umana” (non dimentichiamo, inoltre, la presenza di allergie di qualche familiare);
  • tempo da dedicare giornalmente per portarlo fuori (per la sua attività fisiologica, fisica e sociale) e per non lasciarlo solo per periodi lunghi (solitamente non più di 8 ore);
  • spazio a disposizione per ospitare l’animale;
  • spese per il suo mantenimento e la sua cura.

A rigor di logica più è grande il cane, maggiore, di regola, sarà l’impegno per la sua gestione… e la raccolta quotidiana dei suoi bisogni!
Qualsiasi cane si aspetta dal suo padrone: cibo, acqua, comfort, passeggiate, giochi, salute e protezione. Se non avete la possibilità di soddisfare queste sue poche esigenze, è preferibile che non lo teniate perché per voi sarebbe soltanto un peso.
Un buon veterinario, inoltre, potrà consigliarvi su quale possa essere il cane più adatto per voi, essendo in grado di giudicare quali siano le condizioni migliori per l’animale in relazione agli spazi e alla persona con la quale esso dovrà vivere.

Dove adottare un cane
Rivolgetevi nel rifugio-canile più vicino, quello comunale, o in quelli autorizzati e gestiti da associazioni di volontariato. È un gesto lodevole sia perché si toglie un animale da un ambiente che non è ideale per lui, sia per guadagnarsi l’affetto e la riconoscenza perenne del cane che viene aiutato a superare lo stress da abbandono.

Dove comprare un cane
Il cane può essere acquistato presso allevatori o negozi autorizzati o da privati cittadini.
Non è comunque possibile conoscere in precedenza quali siano le doti ed i difetti di un cane e la scelta sarà ancor più ardua ed incerta se si pensa che un cane, apparentemente sano, può avere dei difetti fisici o delle malattie latenti che determineranno spesso l’intervento del veterinario successivamente all’acquisto.
Comunque prima di acquistare un cane si consiglia:

  • di documentarsi sulla serietà del venditore;
  • di evitare acquisti da venditori abusivi presso mercatini, fiere e mostre itineranti;
  • di evitare acquisti in internet se non si è certi della provenienza dell’animale;
  • di chiedere dei consigli ad un istruttore cinofilo o a un veterinario;
  • di verificare che lo stato di vaccinazione sia documentato nel suo libretto sanitario;
  • di non prendere cuccioli di età inferiore ai 2 mesi – 2 mesi e mezzo, preferendo invece quelli che hanno trascorso il periodo precedente (svezzamento) con la madre e i fratellini.

Inoltre è buona norma che gli allevatori ed i commercianti detengano un registro delle vendite e comunichino al Settore Veterinario dell’Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria, competente per il territorio, il nome e l’indirizzo dell’eventuale acquirente.

Anagrafe canina: comunicare di avere un cane
La comunicazione che si possiede un cane va fatta, entro i primi 3 mesi di vita o i 30 giorni dall’acquisizione di proprietà al Servizio Veterinario dell’Azienda ASST (ex ASL) di residenza; quest’ultimo provvederà a registrarlo nella banca dati regionale dell’anagrafe canina.
Entro i 90 giorni dall’iscrizione all’anagrafe canina, i cani devono essere identificati mediante un adeguato sistema di individuazione: un tempo un tatuaggio, ora un microchip obbligatorio dal 1° gennaio 2005 in tutta Italia. L’inserimento del microchip, viene effettuato esclusivamente dai medici veterinari della ASST e/o da liberi professionisti autorizzati; è indolore ed avviene nel sottocute nel lato sinistro mediano del collo del cane.
L’iscrizione all’anagrafe canina è importante per prevenire il randagismo, responsabilizzare i proprietari e disincentivare l’abbandono, ma anche ai fini del furto dell’animale ed agevola un più rapido, quasi immediato, ritrovamento del proprietario nel caso di smarrimento.
Consigliamo, inoltre, di mettere una medaglietta al collare o alla pettorina, con i riferimenti telefonici del proprietario.
Inoltre, “il detentore del cane ha l’obbligo di denunciare al settore veterinario competente l’avvenuta cessione, scomparsa o morte dell’animale entro 15 giorni dall’avvenimento”, mentre in caso di eutanasia da parte del veterinario bisogna accertarsi se sarà quest’ultimo a darne comunicazione.

Vaccinazioni e trattamenti sanitari
Se si vuole che il cane sia immune da malattie spesso fatali e talvolta dannose o trasmissibili anche all’uomo, è necessario vaccinare il proprio cane.
Quindi la prima cosa da fare dopo l’adozione o l’acquisto è portare il cane dal proprio veterinario di fiducia, che individuerà un piano di controllo medico e potrà fornire delle indicazioni utili anche per la sua corretta alimentazione. La profilassi vaccinale sarà diversa sia in base all’età che alle abitudini ed all’ambiente di vita del cane. In primavera, ad esempio, ci si deve preoccupare della filariosi cardiopolmonare, causata da un parassita trasmesso dalla puntura delle zanzare e che se non prevenuta porta alla morte dell’animale. In alcune zone del bacino del Mediterraneo (es. Sardegna, Argentario, Isola d’Elba, Sicilia,…), il pericolo è rappresentato dalla leishmaniosi trasmessa da un insetto (il pappatacio); per questo è necessario utilizzare appositi antiparassitari ed è preferibile non far dormire il cane all’aperto durante la notte. In tutto l’anno va effettuato il trattamento di prevenzione contro pulci e zecche, che oltre a creare dermatiti allergiche possono veicolare dei parassiti e delle malattie più o meno gravi, trasmissibili anche all’uomo.
Non smarrite il Libretto sanitario che viene rilasciato dal veterinario di fiducia, sul quale sono registrate tutte le vaccinazioni effettuate, controlli e disavventure sanitarie. Sul territorio nazionale non è necessaria la vaccinazione antirabbica ma potrebbe esserci richiesta se si va all’estero.

Conduzione del cane: guinzaglio e museruola
Quando si esce con il proprio cane usare sempre il guinzaglio che deve avere, per legge, una lunghezza massima di 1,5 metri; portare sempre con sé anche una museruola rigida o morbida e i sacchetti per le raccolta delle deiezioni. Molte normative comunali prevedono sanzioni pecuniarie in caso si venisse colti sprovvisti di questi oggetti.

Deiezioni
Gli escrementi dei cani, immediatamente raccolti con l’apposita attrezzatura (sacchetto e paletta o sacchetto richiudibile od altra attrezzatura idonea) che il proprietario/conduttore deve sempre portare con sé durante la passeggiata, vanno riposti nei cestini porta rifiuti (o in contenitori appositamente attrezzati).

Aree di svago del cane
Nell’ambito dello sviluppo di corrette relazioni di convivenza tra proprietari e non proprietari dei cani per permettere agli animali di muoversi liberamente, sono stati attrezzati negli spazi verdi del tessuto cittadino delle aree di svago, dove i cani possono essere lasciati senza guinzaglio purché sotto la vigilanza dei proprietari. Qui i cani possono muoversi liberamente senza apportare alcun fastidio ai cittadini che possono non gradire la presenza del cane.
Anche in questi spazi, che se presenti sono segnalati da apposita cartellonistica, le deiezioni vanno sempre raccolte e depositate nei bidoni appositi.

Benessere dei cani
Chiunque conviva o detenga un animale, o abbia accettato di occuparsene, è responsabile della sua salute e del suo benessere, deve provvedere alla sua sistemazione e fornirgli adeguate cure ed attenzioni, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici, secondo l’età, il sesso, la specie e la razza ed in particolare:

  • rifornirlo di cibo ed acqua in quantità sufficiente e con modalità e tempistiche consone;
  • assicurargli le necessarie cure sanitarie ed un adeguato livello di benessere fisico ed etologico;
  • consentirgli una idonea possibilità di esercizio fisico;
  • prendere ogni possibile precauzione per impedirgli la fuga;
  • garantire la tutela di terzi da aggressioni;
  • assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora degli animali;
  • garantire spazi di custodia adeguati, dotati di idonea protezione dagli agenti atmosferici e con fondo in grado di consentire una corretta deambulazione e stabulazione, garantendo un igienico smaltimento delle deiezioni.

Abbandono e maltrattamenti
L’abbandono, il maltrattamento e l’uccisione di animali sono considerati reati penali e la legge li punisce con sanzioni pesanti ed addirittura il carcere.
Tutti gli agenti di Polizia giudiziaria sono competenti in materia di reati contro gli animali: la condizione, quindi, di maltrattamento o malnutrizione può essere accertata e repressa da qualsiasi pubblico ufficiale.

Dalla Legge 189/04, l’art. 544-ter. (Maltrattamento di animali).
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

Dal Codice Penale, l’art. 727 (Abbandono di animali).
Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini alla cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Responsabilità civile e penale del proprietario nella custodia
L’art. 672 del Codice Penale, punisce l’omessa custodia ed il malgoverno di animali: “…chiunque lascia liberi o non custodisce con le dovute cautele animali pericolosi da lui posseduti o ne affida la custodia a persona inesperta è punito con l’ammenda fino a 250 euro. Alla stessa pena soggiace … chi aizza o spaventa animali in modo da mettere in pericolo l’incolumità delle persone”.

Dal Codice Civile art. 2052: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.”

Vacanze e gestione sanitaria in viaggio
La situazione migliore dal punto di vista del proprio cane è quella di andare in vacanza con il padrone, dato che molti alberghi, agriturismi e campeggi accettano senza problemi gli animali. Prima di partire sarà opportuno portare l’animale ad una visita di controllo, verificando così che sia:

  • in regola con le vaccinazioni;
  • in buono stato di salute;
  • vaccinato contro quegli agenti patogeni che potrebbero essere presenti nel paese dove ci si reca.

Quei padroni che, per validi motivi, non riuscissero a portare con sé il cane, possono cercare delle pensioni in cui sistemarlo o meglio affidarlo ad una persona di fiducia. Nel caso si scelga una struttura, si consiglia di informarsi sulla serietà della stessa, assicurandosi del suo trattamento alimentare, sanitario e fisiologico.

Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci, i nostri istruttori sono a vostra disposizione per rendere il vostro rapporto con il cane il più sereno, sicuro e divertente possibile!